Mezuzah Blog

Sukkot

Chag Sukkot Sameach, buona festa delle capanne!

14 Tishrì 5780/13 Ottobre 2019 – Vigilia Sukkot

E gioirai nella tua festa…

Deuteronomio 16:14

La Torà ci indica che la festa di Sukkot è tempo per esprimere gioia. Nella preghiera e nella formula di santificazione della festa (Kiddush), Sukkot è definita “zeman simchatenu/tempo della nostra gioia”. Ma oltre al comandamento della Torà ci sono altri motivi del perché Sukkot è “tempo della nostra gioia”. Di Pesach e Shavuot, feste del pellegrinaggio come Sukkot, oltre alla gioia intrinseca della ricorrenza, c’è quella che nasce da un ricordo caratterizzante: la libertà dalla schiavitù (Pesach) e il dono della Torà (Shavuot). Di Sukkot, invece, non c’è né un evento antico né il ricordo di un miracolo che possano motivare espressione di gioia. Abbiamo il Lulav (cedro, palma, salice e mirto) e la costruzione della Sukkà che ricorda le nubi della Gloria divina che accompagnavano i figli d’Israele nel deserto. Non solo: il dovere di abitare la Sukkà si può praticare di giorno e di notte. La festa si onora in tutte, e per tutte, le ora della giornata, cosa che non accade per i doveri di tutte le altre feste. Per questi motivi Sukkot assume il nome di epoca della nostra gioia, quella gioia che nasce a noi stessi e che ci collega tutti insieme ad un destino collettivo che possa permettere di far tornare su di noi, presto, le nubi della Gloria Divina.

Moadim Lesimchà!


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