Mezuzah Blog

Yom Kippur

Il giorno per il pentimento e la purificazione

9 Tishrì 5780/8 Ottobre 2019 – Vigilia Yom Kippur

Sarà per voi un sabato di completo riposo e vi mortificherete il nono giorno del mese; dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato.

Levitico 23:32

Il Talmud (Yomà 81b) afferma che da questo verso si deduce che anche riguardo il digiuno di Kippur si deve aggiungere al giorno feriale (9 Tishrì) una porzione del giorno festivo (10 Tishrì) iniziando così il digiuno ancor prima del tramonto. Sempre nel Talmud (Betzà 30a), si insegna questo verso rappresenta la base giuridica per sostenere che il dovere di allargare il tempo di Kippur anche alla vigilia (Tosefet Yom Kippur), sia proprio un precetto della Torà.

Insegna il Chatam Sofer (Moses Schreiber 1762–1839): “Chi è impuro a causa del contatto con un defunto, deve purificarsi con una tevilà, l’immersione completa in un mikwè (vasca per il bagno rituale). Tuttavia, prima di immergersi, una persona in stato di purità gli deve versare dell’acqua pura.

Il giorno di Kippur è chiamato Mikwè Israel, la nostra vasca per il bagno rituale, nella quale dobbiamo immergerci per ottenere uno stato di purità. Però, prima di entrare nella forza purificatrice di questa sacra giornata, il Signore riversa su di noi acque pure. Questa è l’essenza di questo tempo festivo aggiunto alla vigilia feriale. Quest’azione divina è fondamentale per permettere al giorno di Kippur di purificarci e a noi di completare il percorso verso il pentimento.

Chatimà Tovà, per tutti sia un buon sigillo!


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