Mezuzah Blog

Pensiero della settimana

CON LE PAROLE DI RAV LOCCI

25 Siwan 5779/28 Giugno 2019

Shelach (Numeri 13:1-15:41)

Essi screditarono davanti ai figli d’Israele il paese che avevano esplorato…

Numeri 13:32

Mosè Maimonide (1135-1204) nel terzo capitolo delle Regole sul Pentimento (Hilkhot Teshuvà), afferma che colui i cui meriti sono maggiori rispetto alle sue colpe è un giusto, al contrario è un malvagio. Questo concetto non si basa sul numero dei meriti o delle colpe, ma sulla loro proprietà. Esiste un merito che vale quanto diverse colpe come una colpa che vale quanto diversi meriti.

Rav Yechezkel Levenstein z.tz.l. (1885-1974) analizza l’insegnamento di Maimonide e si chiede quale sia quel merito o quella colpa che, per la sua grandezza, possa far guadagnare o perdere la salvezza. La risposta, dice sempre Rav Levenstein, deve essere ricercata nel pensiero del “Signore che sa tutto”, che conosce come valutare i meriti di fronte alle colpe.

Pertanto, da questo pensiero si apprenderebbe che il valore delle azioni non si misurano in base all’importanza che “noi” diamo ma in base a quella che viene data dall’alto. Anche Mosè Chayym Luzzatto (1706-1746), nella sua opera “Il sentiero dei retti” riflette sul tema: “Invece ciò che stimola le masse sono la ricompensa e la punizione in sé, quando l’uomo prende coscienza della gravità del Giudizio e delle sue conseguenze, per le quali bisognerebbe costantemente temere e rabbrividire. Poiché chi si ergerà nel giorno del Giudizio? E chi potrà giustificarsi davanti al proprio Creatore, la cui vista coglie con precisione ogni cosa, piccola o grande che sia?”.

In effetti, sarebbe giusto pensare sull’importanza della riflessione sul contenuto di ogni azione che stiamo per compiere o abbiamo compiuto e tanto ci sarebbe da guadagnare da questa analisi.

La colpa degli esploratori che con le loro parole “inducono tutto il popolo all’errore” – così da provocare la decisone divina di viaggiare per ulteriori quaranta anni nel deserto per far perire quella generazione – rappresenta l’esempio classico di questo insegnamento. Gli esploratori erano i grandi di quella generazione, il loro valore era indiscutibile, ma per la leggerezza del loro comportamente hanno perso tutto. La gravità di una colpa, come la bontà di un merito si deve valutare dai frutti che genererà in futuro, prossimo o lontano che sia.

Shabbat Shalom


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