Mezuzah Blog

Gerusalemme punto d’incontro

Il viaggiare per fotografie di Mariagrazia Cavallo

14 aprile – 23 giugno 2019

“Tutte le strade portano a Gerusalemme, la nuova mostra fotografica a Padova fino a fine giugno”

Roberto Zadik

Istantanee da Gerusalemme, capaci di evocarne il fascino e la profondità portando lo spettatore all’interno di quel luogo senza tempo.  L’obbiettivo di Maria Grazia Cavallo ne immortala angoli conosciuti così come gli anfratti più inediti nell’iniziativa “Gerusalemme punto d’incontro” a Padova fino al 23 giugno. Prodotta dalla Beta Lyrae, patrocinata dal Comune di Padova e dalla Comunità Ebraica, curata da Cristiano Mazzoli,  la mostra rende omaggio non solo alla capitale israeliana, decantata da grandi poeti, da Tasso a William Blake e musicisti ma anche a Israele che per la Cavallo ha un valore speciale.

Per l’artista Gerusalemme rappresenta tutto Israele e come ha specificato in una nota “fin da bambina studiando la storia mi è sempre stato ovvio che Gerusalemme è Israele. Una città che a volte è magica e ci sorride in quella terra che è il centro del mondo”. Parole entusiaste e scatti fotografici efficaci e di grande suggestione. “Di questa terra così amata” ha continuato “le mie emozioni e il mio stato d’animo sono raccontati nei miei scatti con la sua gente e i suoi volti che brulicano le strade della Città Vecchia”.  Un’esposizione formata da immagini dirette e immediate, messe in risalto dal bianco e nero, alcune davanti a luoghi fondamentali come il Muro del Pianto, che legano lo spettatore al passato ma anche attenta alla realtà odierna di quella  città in cui la fotografa mette in luce “di aver ricordi molto belli e cari che portano molto vicini al cielo.”

Parola d’ordine di questa esposizione è emozione e ricordo, ma anche obbiettività “mostrando la mia amica Gerusalemme nei suoi pregi come nei suoi difetti”. Ma da dove nasce questo legame con Israele? L’artista nel Paese si è recata spesso e questa sua “passione” ha le sue radici anche nella sua storia famigliare e umana.  “Mio padre seguiva tutto quello che riguardava Israele” ammirando molto, fra i personaggi politici dell’epoca come Moshe Dayan, valoroso protagonista della Guerra dei Sei Giorni, Golda Meir e a Ariel Sharon.


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