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Ensemble SHIRE’ MIQDASH – Canti nel Tempio

I musicisti del terzo concerto di Chanukkà

Shirè Miqdash è un gruppo di musicisti professionisti, ciascuno di essi con attività concertistica in varie formazioni in Italia e all’estero, dall’America al Giappone, riconosciuta da premi e segnalazioni in diverse competizioni a livello nazionale e internazionale. Grazie alla loro grande levatura hanno condiviso il progetto di musica liturgica della tradizione italiana del Rabbino Locci, voce solista del gruppo, partecipando con grande passione e sentimento. Dal 2009 ad oggi hanno eseguito molti concerti anche in teatri prestigiosi tra Padova, Venezia e Roma. Hanno pubblicato due cd: il primo, “Da Roma a Padova”, è una raccolta di diversi canti liturgici di Roma e Padova; il secondo “E diverranno un unico essere” raccoglie i canti della liturgia del matrimonio ebraico. In questo concerto, proporranno canti legati alla festa di Channukkàh.

Le origini di questa celebrazione risale a circa 2300 anni fa quando il re Antioco Epifane ordinò ai tanti ebrei presenti sul territorio della Giudea di rinunciare al proprio Dio, a ciò che erano, compresi costumi e ogni disposizione religiosa. Tanti che si sottomisero al volere straniero ma molti furono a contrastare tale imposizione e tutti loro vennero puniti in maniera severa, anche con la morte. La scintilla della rivolta fu la profanazione del Tempio di Gerusalemme con l’inserimento al suo interno di statue di divinità pagane. Fu Giuda Maccabeo, con i suoi fratelli, che diede il via alla creazione di un esercito, al fine di respingere l’invasore e ridare libertà al proprio popolo. Si arrivò in breve allo scontro con i Siriani e la battaglia andò avanti per ben tre anni. Lo scontro vide gli ebrei avere la meglio così da dare il via alla riconsacrazione del Tempio di Gerusalemme. Era necessario purificarlo eliminando ogni singola effige di divinità ellenista e riaccendendo la Menorah, il candelabro a sette braccia la cui luce perenne simboleggia la luce del Creatore che irradia il mondo intero. Non c’era però olio puro; quello trovato era stato contaminato dei pagani. Dopo tante ricerche fu rinvenuta un’unica ampolla d’olio, ancora sigillata, che sarebbe stata sufficiente solo per un giorno. Fu allora che si verificò un miracolo, l’olio bastò a tenere accesa la Menorah per otto giorni, tempo sufficiente per produrne di nuovo. Per tale ragione il candelabro ebraico, denominato Chanukkyà, presenta otto lumi così da indicare ognuno degli otto giorni del miracolo avvenuto.

In questa occasione saranno, il Rabbino Capo di Padova, Adolfo Locci, spieghera simboli e tradizioni di questa festa con l’accompagnamenti di musica e canti.

“Quando avanzano forze negative che vogliono imporre l’oscurità e l’oblio, per indurre all’incapacità di discernere le cose, ricordiamoci della luce che in questi otto giorni di festa è stata diffusa”

Musicisti:

M° Elena Bellon (arpa) – M° Steno Boesso (fagotto)

M° Gregorio Carraro (oboe; flauto contralto) – M° Andrea Dainese (flauto traverso)

M° Fabrizio Durlo (piano e arrangiatore) – M° Chiara Parrini (violino)

M° Alessandro Piovan (percussioni) – M° Francesco Piovan (contrabbasso)

M° Rachele Reschiglian (violoncello) – M° Guido Rigatti (violoncello)


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